AMBIENTE, SICUREZZA, ACCESSIBILITA', QUALITA' ed ETICA

sabato 3 settembre 2016

TERRORISMO, VIGNETTE SCHIFOSE, CASE CHE CROLLANO!



""Caro" terrorista "di successo" e "caro" vignettista fallito. Sedetevi lì su quelle due sedie vuote, vicine tra loro. Scusate se vi faccio sedere vicini, ma sono malauguratamente pervaso d'un convincimento. Il convincimento che voi due, entrambi, siate figli dell'inutilità di dare sfogo a quel che deriva dalla vostra eccessiva povertà - e mi riferisco a te, terrorista "di successo" - ed eccessiva ricchezza: stavolta mi riferisco a te vignettista fallito. Povertà materiale che, oltre alla disperazione, ha dato modo di poter pensare che uccidere possa arricchire un dio che non esiste (il dio che vuole la morte: non esiste) e ricchezza, intesa come eccesso di potere, di poter distruggere tutto e tutti con una vignetta senza che nessuno possa sanzionare questo comportamento (per la libertà di stampa che troppo spesso si confonde con la candida libertà di distruggere gli umori di chi già soffre).

Ma, vedete. Qui non si tratta di fare la morale. E' evidente per me che se il mondo fosse pieno di terroristi "di successo", esso sarebbe molto peggiore di un mondo pieno di vignettisti falliti. Qui, sulla mia umile bacheca che pochi leggeranno, ho solo da dare dei messaggi per me importanti a chi pensasse, malauguratamente, di seguire i vostri inutili o catastrofici esempi. Messaggi che mi arrogo il diritto, non solo di recapitarvi a nome mio, bensì, pure, a nome della gente comune che, come me, vuole migliorare il mondo o, se non altro, lasciarlo così com'é, senza peggiorarlo ulteriormente.

Ora mi rivolgo a te, vignettista fallito, per spiegarti perché tu ed io siamo diversi. Tu ed io siamo diversi perché, quando succede qualcosa di brutto ed evitabile - come i crolli di Amatrice - tu fai una bella vignetta di merda per attirare l'attenzione sul tuo umorismo fallito e per far parlare di te, perché, altrimenti, nessuno parlerebbe del tuo giornale fallito (noto alle cronache oltre confine solo per quanto di tragico e immeritato sia accaduto nella tua redazione, purtroppo per la vita umana, per la pace e la libertà di stampa), mentre io mi vado a vedere veramente perché sia potuto succedere lo scempio del Centro Italia, cercando di comprendere quali siano le vere responsabilità (spesso di molti) e cosa, nel mio piccolo, io possa fare affinché questo non accada più (dalle urne, al lavoro, al volontariato.. chissà). Tu, invece, fai di tutto per togliere l'attenzione dal problema, facendo parlare della tua faccia di culo, piuttosto che del problema che tutti abbiamo ben compreso (alcuni di noi, tra l'altro, sulla propria pelle) e che, per tua sfortuna naturale (non hai colpa se non sei intelligente), non é neanche collegato al fenomeno della mafia (che, evidentemente, dimostri di non conoscere bene), bensì della divagante, tragica, diffusa negligenza e inutile burocrazia. Ma stai tranquillo. Nessuno di quelli come me verrà mai a farti del male, come io sinceramente ritengo che tu volentieri possa fare, anche fisicamente, se qualcuno t'armasse di una mitragliatrice, anziché d'una penna, sebbene comunque dannosa.

"Caro" terrorista "di successo", a te, invece dedico questo ulteriore pensiero. Se io fossi come te o se come te fossero, soprattutto, i parenti delle vittime del terremoto di Amatrice, io sarei andato a fare una (ulteriore) strage nella redazione di quei vignettisti falliti che farebbero assai bene a cambiare lavoro. Beh, sai perché questo non accadrà, perché noi - soprattutto in quanto attaccati al valore della vita e convinti che uccidere sia un atto ignobile - siamo anche convinti che la violenza non serva a nulla e che, vivendo in un sistema di diritto e di libera stampa, sia possibile impiegare armi molto ben più potenti, come l'opinione pubblica e la (civile) protesta. Noi cristiani, ebrei, musulmani, induisti, buddisti e atei moderati (ossia: autentici) non uccidiamo neanche chi insulta il nostro Dio o la nostra Fede. Così come non credo che nessuno ucciderà mai chi ha offeso i morti di Amatrice. E sai perché? Perché, "caro" terrorista "di successo"? Perché la vita, quella professata dal Dio di tutti e dalla morale della stragrande maggioranza degli abitanti del nostro pianeta (inclusi i tantissimi atei), non ha un valore relativo. Ma assoluto. Come la vita spezzata sotto le bombe che cadono in Siria. Come la vita spezzata negli incidenti. Come, per alcuni di noi, la vita interrotta prima della nascita.

Bene. Ora che siete seduti l'uno vicino all'altro, vorrei chiedervi una cortesia. Scambiatevi di posto e fate quello che avreste fatto al posto dell'altro nelle rispettive occasioni che vi hanno resto tristemente famosi - il terrorista, ovviamente, molto più tristemente del vignettista - e ditemi... Cosa avreste fatto? Tu, vignettista fallito, ti saresti fatto esplodere nella redazione del giornale che insultava il tuo Dio, qualora avessi consociuto l'estrema povertà e ti avessero convinto fin da piccolo che la guerra santa si combatte contro gli "infedeli" (e non all'interno di sé stessi)?

E tu, terrorista "di successo", avresti usato il tuo giornaletto fallito per insultare della povera gente seppellita sotto le macerie di un terremoto, sapendo che questo potrebbe essere l'unico modo per poter avere un minimo di audience utile alla tua testata fallita?

Per me la risposta é: SI'.

Ed é per questo che la gente come me (soprattutto molti altri ben più meritevoli di me) probabilmente farà in modo - tramite il dialogo interreligioso, la cooperazione internazionale e l'evoluzione delle norme e pratiche d'implementazione delle tecniche antisismiche - che gente come voi non abbia alcun alibi per esprimersi come qualcuno vi ha abituato a fare.

Le redazioni non verranno più prese d'assalto.

E le case non crolleranno più.

Nonostante voi.

Amen.

lunedì 30 dicembre 2013

Miliardi di piccoli buoni esempi contro migliaia di catastrofi annunciate.

Auguro a Tutti, com'é successo a me, di mischiare tutte le belle notizie ai sogni, mitigando come per follia lo schifo che c'é in giro tra le nostre famiglie, i nostri vicinati, la nostra Nazione, la nostra Europa e il nostro Mondo. Le nostre terre e la nostra Terra stanno cadendo in mani nemiche (criminalità, terrorismo, egoismo, diseguaglianza, bassa qualità, bassa professionalità, furbocrazia, declino ambientale, declino economico, declino morale, declino e fondamentalismoreligioso, cattivo umore, morte e disperazione). Ma tutto quello che ci spetta per dovere (e piacere) é solo preservare le nostre belle idee, i nostri bei propositi e i nostri bei progetti per il futuro che verrà. Quando quelli come me finiranno di piangersi addosso (come finora ho fatto anch'io) e sputeranno al mondo, più dei missili, delle bombe e delle malattie, soluzioni aggreganti per il comune bene di concedere un futuro a questa esistenza ormai sott'ogni fronte quotidianamente minacciata, allora avremo tutti l'occasione di ricordare che la gioia di tentare veramente é più grande dell'improbabile opportunità di riuscirci. LA RIVOlUZIONE E' VICINA. E sarà talmente rivoluzionaria che non avrà vinti, ma solo vincitori. Non serviranno proteste o pretese, ma ESEMPI. Da divulgare a tutti con umiltà, simpatia e capacità di perdono e conversione. Soprattutto di sé stessi.

giovedì 23 agosto 2012

Nell'era della fame e della disperazione di molti (troppi) popoli, dell'emarginazione di troppo individui (vicino e lontano da casa), è mai possibile che l'importante sia avere PC veloci e la fibra ottica a casa? E' lo spread di rendimento dei titoli di stato sotto controllo e la crisi del debito? Non è strano che siano divenute le sole ed uniche priorità dei governi nazionali? E' così che ci sentiamo degni rappresentanti dell'Umanità?


Certe volte mi chiedo se siamo veramente fatti a immagine e somiglianza di Dio. E se Dio, allora, sia così simile a noi. E non ne gioisco.

mercoledì 14 dicembre 2011

Giustizieri o Guide?


Impegno o Risultati? No, perché queste due cose sembrano disgiungersi un po' troppo. Qui non si tratta di meritarsi o meno il seppur solo probabile successo. Ma di schivare una marea di rogne evitabilissime che una sfilza di inetti con ruoli importanti ((e non mi riferisco (solo) alla politica)) ci propongono ogni giorno accanto a noi. Per osmosi, finisce che anche i bravi diventano cog...oni. Perché è più facile emulare un furbo cog...ne piuttosto che un bravo professionista, un onesto cittadino o un dedito missionario. Se continuiamo così, siamo costretti ad allevare i nostri figli insegnando loro a fare i giustizieri e non le guide.

(Immagine: Poster del Film "Il Giustiziere della notte" 1974 (c) Paramount Pictures, di cui a http://it.wikipedia.org/wiki/Il_giustiziere_della_notte )

martedì 15 febbraio 2011

Viva l'Italia dei 200 Anni dalla Sua Unità.


Con tutto il rispetto per l'Istituzione della Presidenza del Consiglio, per la volontà popolare e per la Magistratura,
a me non piacciono né Berlusconi, né i Magistrati che lo vogliono a tutti i costi inquisire.

Stanno facendo entrambi "ALTRO" rispetto alle vere necessità del Paese!



L'Italia, proprio alle porte dei Festeggiamenti dei 150 anni dalla Sua Costituzione, è in continuo declino. Non so Voi, ma a me le strade (ovunque in Italia) sembrano sempre più sporche e fatiscenti. I professionisti sempre meno professionali. I servizi sempre meno efficienti (con qualche bella eccezione). La burocrazia sempre più farraginosa. Lo stato sempre troppo presente dove non dovrebbe esserci. E troppo assente dove dovrebbe imporsi.

L'Italia non è sull'orlo di un baratro: è in fondo a quel baratro, dove sembra voler sempre stare.

Fanalino di coda dell'ultimo semi-rimorchio del "sistema mondo".

Perché la gente continua a lamentarsi o del proprio Leader o della Magistratura? Sono entrambi il degno specchio di una italietta faziosa e clientelare.

Forse è giunto il momento di fermare il tempo e le proprie aspettative individuali.

Rispettare le regole non basta più. Ora bisogna esigere che siano tutti a rispettarle. Siano esse le regole di un vero libero mercato, le regole di una degna etica pubblica e privata. Siano esse le leggi o i regolamenti. Siano esse ogni codice di civile convivenza. Non ultimo il Codice della Strada. O la degna regola del migliorare sempre anziché soggiacere immobili sul proprio standard pressappochista o, peggio: peggiorare.

Viva l'Italia che, nonostante tutto, continua ad illudersi di andare avanti. E a convincere, di questa illusione, anche il resto del mondo.

Siamo il mondo degli F24, dell'IVA delle ACCISE, dei Depositi Fiscali, delle Direttive non rispettate o non "assimilate". E delle Patenti Facili. Tassiamo l'intassabile e non smettiamo di concedere l'inconcedibile.

Viva l'Italia. Meglio l'Europa! Meglio ancora: gli Italiani che pensano all'Europa.
E che cambieranno, finalmente, la nostra Italia.
Lontani dalla Boccassini e da Berlusconi. Da Corona e dalla Rodriguez.

Vicini, invece, alla Vera Magistratura e alla Vera Politica: la prima la si vede tutti i giorni combattere contro le ingiustizie, cercando di smuovere un sistema ormai al collasso. La seconda la si vedrà quando qualcuno più giovane (anche solo più giovane dentro) si farà avanti per mandare a casa (o in discoteca, o nelle sagre "clienteliste", secessioniste, comuniste o fasciste) i commedianti che oggi ci governano. Da Sinistra a Destra. Passando per il Centro.

Per il 2061 ce la faremo (ce la faranno)!

Viva l'Italia dei 200 Anni dalla Sua Unità.

E per quella Italia di domani che, già oggi, mi sento orgoglioso di essere italiano!



martedì 23 novembre 2010

False Religioni


Non posso e nessuno può dimostrare o fino in fondo comprendere, se non per fede o per cultura, se la verità esista in Gesù Cristo, in Abramo, in Maometto o nel Buddha. O in nessuno tra questi.

Ma, sicuramente, se Gesù, Abramo, Maometto e Buddha vivessero nello stesso tempo e nello stesso luogo, questi convivrebbero in pace ed armonia. E allora non comprendo perché siano proprio le stesse religioni, che queste figure tanto venerano, a promuovere troppo spesso le differenze, le intolleranze e le guerre.

Non c'è Gesù, non c'é Abramo, non Maometto e non Buddha in nessuno dei cuori degli uomini che promuovono l'odio, l'intolleranza e il terrorismo.

Se Dio non esiste nel cuore di molti atei, è altrettanto vero che non faccia parte del futuro e, per chi ci crede, dell'aldilà dei fanatici. Siano essi Ebrei, Cristiani, Musulmani o Buddisti.